Gli itinerari insoliti del Salento

di Redazione Ville&Casali

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Paesaggi piatti ma forti con azzardi di natura. Varietà di ambienti e sapori, linguaggi che affondano le proprie radici nell’antica Grecia e un folclore magico.

E’ il Salento, la terra in cui gli ulivi incontrano il mare, creando una distesa di verde e argento, una vista spettacolare qualora si abbia la fortuna di assistervi dall’alto. Mille i percorsi naturalistici all’ombra delle querce, tra le colline calcaree e il vento che fischia tra i muretti rudimentali in pietra grezza, facendo danzare le mille colture.

Adriatico e Ionio sono una costante in tutto il territorio salentino. Come il binomio Oriente- Occidente, coste ed entroterra sono da sempre teatro d’incontro, creando uno strano connubio tra tradizione, autenticità, bellezze paesaggistiche e architettoniche.

Centri storici e campagna, risparmiati dai grandi flussi turistici che si riversano sulla costa, hanno infatti trasformato questa parte della Puglia in un Eldorado immobiliare, dove semplicità e genuinità attraggono più di qualsiasi altra cosa.

I Comuni della Grecia salentina

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La Grecia Salentina comprende nove comuni, un autentico mondo a parte.

Tra uliveti, piantagioni di tabacco e vigneti di Negroamaro ad esempio, si incontrano Acaja, una cittadella fortificata dalla tipica architettura aragonese, Calimera, con gli altari barocchi della chiesa Madre e Palazzo Montinari, Martignano con il seicentesco Palazzo Palmieri e la chiesa barocca di San Pantaleo.

A Sternatia, il chiostro dell’ex convento dei Domenicani, la cripta a due navate di San Sebastiano dell’XI secolo e il frantoio Filia, la cui attività dura da circa 4 secoli, sono testimonianze della lunga storia che il paese ha alle spalle.

Le chiese di Zollino, e l’apoteosi architettonica di Soleto, con la sua guglia di Raimondello in stile tardo gotico, alta 45 metri, costituiscono solo una minima parte del patrimonio culturale e architettonico del Tacco d’Italia. Martano è noto invece per il particolare barocco dei Palazzi Corciulo, Gadaleta, della Monica e Moschettini, con decorazioni in pietra, quali putti e motivi floreali.

Carpignano salentino è famoso per nascondere i tesori più grandi nella roccia: cripte scenografiche assomigliano ad autentiche cappelle sistina sotterranee, con cicli di affreschi bizantini.

A Melpignano, l’ex convento degli Agostiniani con il chiostro del 500, il Palazzo Marchesale e i portici della piazzetta centrale, contribuiscono ad accrescere il fascino del borgo. Gli anziani in genere vi si riuniscono, per trascorrere al fresco i lunghi e afosi pomeriggi estivi. Questa è anche la città della Pizzica, il ballo popolare di cui è impregnata tutta la cultura salentina, la cui massima espressione e rappresentazione si realizza il 26 agosto, con la Notte della Taranta.

Le mura di Maglie, risalenti al IV-III secolo a.C annunciano le origini messapiche di Muro Leccese, mentre il barocco ritorna nella scenografica Piazza del Popolo e le chiese dell’Annunziata e dell’Immacolata.

A Palmariggi, verso Otranto, c’è il santuario di Montevergine, e subito dopo tra Giurdignano e Minervino di Lecce, il giardino dei monumenti megalitici d’Italia, una moltitudine di dolmen e menhir sparsi tra le campagne.

Santa Maria di Leuca, sull’estrema punta dello Stivale, era nota agli antichi romani come Finibus Terrae. Secondo la leggenda, San Pietro la definì un passaggio obbligato per ogni cristiano prima di raggiungere il Paradiso. Il santuario dalle odierne sembianze barocche, è stato edificato in realtà, sulle rovine di un tempio pagano dedicato a Minerva. E’ qui che sfilano le ville fin de siecle Meridiana, Episcopio, Mellacqua, Daniele, dall’aspetto prevalentemente gotico.

La cucina pugliese

La cucina pugliese utilizza i prodotti della terra come base di ogni pietanza. Erbe spontanee, odori della macchia mediterranea e del mare si ritrovano in piatti leggeri ma molto gustosi, ricercati sia dai turisti sia dalle persone del posto.

Tra i punti di ristoro degni di nota sul territorio, è possibile segnalare: la Locanda dei camini, la Bottega dei sapori, Corte del fuoco e le Stanzie.

Turismo

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L’Osservatorio del turismo della Regione Puglia ha registrato un incremento del 6,4% sugli arrivi nel Tavoliere, soprattutto dall’estero. Tra le dieci mete pugliesi più battute, sei sono salentine. Non a caso il mercato immobiliare, a differenza di altre Regioni italiane, ha un andamento stabile. L’entroterra immacolato e i borghi storici ispirano vita autentica e l’aeroporto di Brindisi Casale garantisce un ottimo collegamento con il resto del Paese.

Ceramiche e carta pesta

Grottaglie e Fasano, sono conosciute per le lavorazioni artigianali in terracotta.

Mentre Galatina, Nardò, Parabita e Matino sono i centri più effervescenti in termini di restauro, Lecce invece, è la città della cartapesta. Sculture di diverse dimensioni riempiono le gallerie d’arte: statue, ghirlande, festoni, maschere e personaggi del presepe.

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