Pubblicità
Pubblicità

Viaggio in Provenza: Vaucluse, tra artisti e artigiani

di Redazione Ville&Casali

Viaggio in Provenza

Che meraviglia un viaggio in Provenza: la regione è una meta ideale, un inesauribile serbatoio di bellezza e sorprese. Il filo rosso della “creatività” ci conduce, ad esempio, ai confini settentrionali della regione, nelle fascinose cittadine del Vaucluse, sulle tracce di artigiani e artisti, mercatini di brocante e antiquari.

Viaggio-in-Provenza (4)Prima di addentrarci nel territorio dell’antico Contado Venassino, imprescindibile sosta è Avignone, la città dei Papi, ricca di monumenti d’epoca ma aperta al contemporaneo. È così che in due hotel particulier si dispiega la straordinaria Collection Lambert, riunita nel corso di una vita dal famoso gallerista. Se fino al 12 giugno essa ospita una grande mostra del provocatorio fotografo Andres Serrano, i suggestivi spazi dell’esposizione permanente accolgono opere ed installazioni di artisti maggiori, quali Sol Lewitt, Cy Twombly, Jean- Michel Basquiat.

A pochi chilometri da Avignone, tra il Mont Ventoux e il Luberon, Pernesles- Fontaines fu capitale del Contado Venassino dal 968 al 1274, anno in cui questo venne ceduto ai Papi.

Viaggio in Provenza, un viaggio nel tempo

Un’atmosfera fuori dal tempo aleggia fra la cinta di mura, in cui si aprono tre ingressi fortificati. Alla porta Nôtre Dame, vegliata da due torrioni, si accede da un ponte sul fiume Nosque e l’acqua è il filo conduttore della cittadina, che vanta ben 41 fontane pubbliche.

Viaggio-in-Provenza (2)Fra le più antiche e celebri, quelle del Cormorano e del Gigot risalgono al XVIII secolo. Per avere una grandiosa veduta di Pernes-Les Fontaines, con la romanica chiesa di Nôtre-Damede- Nazareth e, in lontananza, la cima del Mont Ventoux, bisogna scalare la Torre dell’Orologio, vestigia della fortezza medievale dei conti di Tolosa, sormontata dal tipico campanile provenzale in ferro battuto. Un’altra sorpresa la riserva la torre Ferrande, con lo strepitoso ciclo di affreschi duecenteschi, evocanti con vivezza scene di battaglia di Carlo d’Angiò alla conquista della Sicilia. Solo in questa cittadina si può visitare un bagno rituale ebraico privato, scoperto in un antico palazzo. Una delle singolarità di Pernes-les-Fontaines sono i numerosi artigiani ed artisti che la animano con i loro atelier. Fra gli incontri più originali, i gioielli e le figurine in vetro di Sy.Verre, le eteree sculture in filo di ferro di Au fil de Fer, i pezzi d’arredo, le creazioni in legni pregiati di Landry Clement e gli intarsi di Corentin Tavernier (i due lavorano fianco a fianco e dividono lo showroom Manifactura).

Tra brocante e antiquariato

Viaggio-in-Provenza (3)È invece il regno della brocante e degli antiquari l’Isle-sur-la-Sorgue, un tempo detta la Venezia del Contado per essere attraversata dai vari bracci del fiume Sorgue. Pare incredibile, ma questo pittoresco centro, dove ogni domenica si svolge un mercatino e che, nel weekend di Pasqua e il 15 agosto, ospita la celebre Fiera Internazionale, rappresenta oggi il terzo mercato europeo della brocante dopo Londra e Saint-Ouen (Parigi). Tutto si deve a René Légier (ideatore anche del marché flottant di prodotti alimentari della prima domenica d’agosto, sulle tipiche barche “nego chins”): nel 1966 egli organizza la prima fiera sul lungofiume, che nel 2016 festeggia dunque il mezzo secolo. Da allora a l’Isle sono sorti ben sei “villaggi” di antiquari. Il primo a nascere è Le Village des Antiquaires de la Gare, con 110 spazi dedicati a mobili ed oggetti di epoche e stili diversi.

 

Giardini e mulini idraulici

Il più recente Dongier Antiquités si sviluppa intorno ad un giardino, in un’ antica stazione di posta. Fra i quindici antiquari, Patrick Cordes si specializza in pezzi pregiati francesi ed europei (XVI -XIX secolo) Baptiste Antiquités in mobili provenzali dipinti. L’Experience des formes presenta modernariato francese, svedese ed italiano anni ’50-‘ 60, mentre Hellouin Antiquites propone magnifici vetri Art nouveau della Scuola di Nancy. L’altra particolarità di Islesur-la-Sorgue sono le ruote dei mulini idraulici, che un tempo fornivano acqua ai conventi e forza motrice a molte fabbriche di filatura e tessitura.

 

 

 

 

 

di CLAUDIA SUGLIANO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata.

Partner

I più letti