Il rilancio di Gubbio parte dalla sua terra

di Redazione Ville&Casali

Gubbio rinascita

Uno dei settori agricoli più interessanti, nella zona di Gubbio, è quello della coltivazione della canapa. Se ne occupa, da gennaio 2014, il Consorzio Agraia, con lo scopo di diffondere e implementare gli usi, non solo industriali, di questa pianta. “Si tratta di una coltivazione antica”, spiega Paolo Barboni, presidente del consorzio, a Ville&Casali, “che non necessita di concime, né di diserbanti, per cui è sana e biologica. Inoltre, è una pianta trasformabile per intero, tanto che viene detta anche “maialino verde d’Italia”, perché di essa non si butta via nulla”.

Coltivazioni di canapa

Ma si può coltivare legalmente la canapa in Italia? “La risposta è sì”, dice Barboni, “a condizione che venga coltivata una varietà a basso tenore di THC (inferiore allo 0,2%) compresa nel Registro Europeo delle Sementi”. Ad oggi il consorzio conta 32 ettari di terreno adibiti a canapa, che diventeranno cento nel 2015. “I suoi impieghi sono tanti: nell’edilizia come isolante, per fare la bioplastica, nella cosmesi, in quanto l’olio di canapa è ricco di Omega 3 e Omega 6. Interessante è anche l’uso alimentare, perché la farina di canapa si presta alla realizzazione di tante gustose ricette”. Inoltre, mescolata a grani antichi, poveri di glutine, è un alimento ottimo per la celiachia. Insomma, in terreni difficili da coltivare, come quelli intorno a Gubbio, funziona molto bene e sta attirando l’attenzione di filiere territoriali agroalimentari, interessate a forniture sempre più consistenti.

Previsioni per ettaro

Per quanto riguarda il ritorno economico della coltivazione per la produzione di fibra tecnica, le previsioni per ettaro sono queste:

  • Costi: kg. 50 di seme a euro 5,50/kg per un totale di euro 275,00 oltre IVA 10%; lavorazione del terreno come per qualsiasi semina; non sono necessari diserbo, trattamenti antiparassitari, irrigazione (salvo casi eccezionali).
  • Raccolta: mediante falciatura, meglio se le bacchette sono tagliate in segmenti non superiori a 1 mt di lunghezza, macerazione in campo per 30/40 giorni, rotoimballatura.
  • Ricavi: oltre ad un contributo dell’UE sui seminativi, che varia da zona a zona e comunque da circa 100 a circa 450 euro per ha, la canapa produce mediamente 130 q.li di bacchetta secca per ettaro e sarà venduta all’attuale prezzo europeo di 15 euro/q per cui si realizzerà un ricavo medio per ettaro di 1.950 euro. Ricavi maggiori possono essere conseguiti eseguendo in proprio la prima trasformazione e se si recupera il seme e/o si fanno produzioni/lavorazioni di nicchia.

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