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Un cubo di vetro tra gli ulivi di Ostuni

di Redazione Ville&Casali

Un cubo di vetro tra gli ulivi di Ostuni
Foto di Massimo Grassi

Ostuni, terra di ulivi e di campagne rurali, è un itinerario battuto da migliaia di turisti ogni anno. Per preservare la bellezza del luogo, le opere di riqualificazione non hanno mai intaccato il paesaggio. Quest’ultimo infatti, impreziosito dalle tipiche casette bianche del borgo antico, è considerato tra i panorami più belli della provincia di Brindisi.

Il progetto dell’architetto romano Enrico Maria Cicchetti, parte proprio dall’intenzione di riqualificare il territorio pugliese, senza però apportare modifiche allo spazio circostante. Così nasce il progetto Glass-Cube + Trulli, un connubio di tecnologia ed artigianato all’insegna del rispetto del territorio.

Il progetto

Un cubo di vetro tra gli ulivi di Ostuni
Foto di Massimo Grassi

li e maestranze locali. Un progetto a chilometro zero, che lascia inalterato il rapporto tra aria e materia, grazie all’istallazione di un cubo di cristallo immerso nella natura. Glass-Cube + Trulli non ha la pretesa di rivoluzionare la struttura architettonica delle classiche abitazioni pugliesi, bensì di creare un continuum tra interni ed esterni, quasi a voler reiterare antichità e tradizione anche nell’innovazione.

Glass-Cube

Un cubo di vetro tra gli ulivi di Ostuni
Foto di Massimo Grassi

la campagna vicina, incorniciando gli ulivi secolari ed evidenziando il rifiuto di una ricerca estetica fine a se stessa, troppo superficiale per valorizzare località già dotate di bellezza naturale. L’intera struttura si regge su pilastri in cemento armato e pareti sia verticali che orizzontali in cristallo. All’interno, quasi come protetto da una teca museale, un grande esemplare di ulivo e moltissima luce.

L’ardimentoso volume dai blocchi vetrati, sostituisce il vecchio deposito degli attrezzi agricoli con un’ampia zona giorno, utilizzabile in qualsiasi momento della giornata.

I Trulli

Un cubo di vetro tra gli ulivi di Ostuni
Foto di Massimo Grassi

Le tipiche abitazioni in pietra intonacate esternamente a latte di calce, materiale di origine locale, non hanno subìto variazioni apparenti. Tuttavia, osservando gli interni, ci si rende conto delle modifiche sostanziali apportate.

Sebbene l’arredo interno sia anticonvenzionale l’atmosfera che si respira è quella dei classici casali, con manufatti realizzati da artigiani locali con materiali organici. La pietra naturale, proveniente dalla cava di Montalbano, ha permesso al tempo di fermarsi. Tutte le superfici verticali e le coperture sono state realizzate con la tecnica “faccia a vista”, che consiste nell’esportazione dell’intonaco a latte, ed il successivo riempimento degli interstizi con coccio pesto. Quelle orizzontali invece, con sfumature effetto cemento, sono in calcestruzzo ed oltre agli arredi, valorizzano ed esaltano la luminosità.

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