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Veuve Clicquot: un mito fondato sull’eccellenza

di Redazione Ville&Casali

Veuve Clicquot: un mito fondato sull’eccellenza

Veuve Clicquot

Veuve Clicquot, apprezzata nel mondo per lo Yellow Label, lo Champagne dalla celeberrima etichetta arancione, vanta anche diversi primati. Ha inventato il primo rosé della storia nel 1775, è stata la prima a lanciare uno Champagne millesimato nel 1810, ha messo a punto le table de rémuage nel 1816, antenato delle odierne pupitre, i cavalletti per far depositare nel collo i residui della rifermentazione in bottiglia, Metodo Champenoise. Ma, soprattutto, ha costruito anno dopo anno una tradizione d’eccellenza che si esprime in maniera particolare attraverso i tre millesimati (blanc, rosé e Rich, lo Champagne con residuo zuccherino più alto) e la Grande Dame. Quest’ultima è la cuvée de prestige della maison, lanciata nel 1972 per celebrare il bicentenario della fondazione e, con la vendemmia 1988, proposta anche come rosé.

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Queste etichette di grandissimo valore onorano Barbe Nicole Ponsardin, meglio nota come M.me Clicquot. Fu lei che, rimasta vedova del figlio del fondatore a inizio ‘800, prese in mano con passione e caparbietà la maison trasformandola in un vero e proprio mito. Oggi Veuve Clicquot è uno delle più grandi marche di Champagne, tra le pochissime capaci di abbinare grandi numeri (15 milioni di bottiglie) con quella qualità elevata voluta caparbiamente da M.me Clicquot e mai venuta in meno in oltre due secoli. Anche grazie all’opera di chef de cave come Jacques Péters e il suo successore Dominique Demarville.

Veuve Clicquot Ponsardin, Reims (Francia); distribuita in Italia da Moët-Hennessy Italia, tel. 02.6714111 www.moethennessy.it

di Alberto Lupetti

© Riproduzione riservata.

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